Smart Organic Farming Tecniques
Innovazioni per miglioramento della produttività sostenibile delle aziende biologiche impegnate nel settore delle colture erbacee ed industriali pugliesi.
Misura 16 – Cooperazione Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”
Progetto finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 Puglia, Misura 16 “Cooperazione” – Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”. Costo totale del progetto euro 484.988,12.
Il mercato interno degli alimenti biologici in Italia è in continua crescita. Il comparto agricolo pugliese concorre all’offerta dei prodotti biologici nazionali in maniera consistente, in particolare per quanto riguarda la produzione di frumento duro e di pomodoro da industria la cui coltivazione si concentra soprattutto in Capitanata.
Tuttavia il sistema biologico pugliese presenta diverse criticità che ne limitano la produttività potenzialmente elevata: perdita della fertilità dei suoli, carente difesa sanitaria delle piante in campo e dei prodotti nel post-raccolta, bassa qualità tecnologica del prodotto finale. Il superamento di queste criticità rappresenta una importante esigenza della organizzazione di produttori biologici (OPB) capofila di questa proposta.
Pertanto l’obiettivo generale della proposta è di fornire un modello di coltivazione efficiente dal punto di vista ambientale e tecnico-economico per la produzione di frumento duro, leguminose e pomodoro da industria biologici in Capitanata, che permetta di arginare le problematiche dell’agricoltura biologica trasferendo alle aziende una serie di soluzioni/innovazioni per aumentarne la produttività e la sostenibilità ambientale.
La proposta progettuale si articola in 3 grandi azioni:
1. applicazione delle innovazioni di tipo genetico e agronomico per ottimizzare il modello di rotazione colturale – Frumento, Leguminose, Pomodoro;
2. misura delle prestazioni di sostenibilità proposte attraverso l’analisi del LCA (Life Cycle Assessment) per valutare la fattibilità ambientale, SLCA (Social Life Cycle Assessment) per la valutazione della sostenibilità sociale e LCC (Life Cycle Costing) per la valutazione economica dei sistemi di coltivazione;
3. analisi e strutturazione della rete di imprese biologiche pugliesi attraverso lo sviluppo del modello delle buone pratiche agricole biologiche e la costituzione del “Distretto produttivo biologico e della ricerca” a partire dal frumento duro pugliese.
L’ottimizzazione del modello di rotazione colturale – Frumento/Leguminose/Pomodoro riguarderà tutte le fasi di coltivazione, a partire dalla semina attraverso l’uso di seminatrici innovative. L’ottimizzazione del modello di rotazione concorrerà l’identificazione di specie/varietà di leguminose e frumento duro più idonee alla coltivazione in biologico ed adatte alle tecniche agronomiche proposte.
Infine tutte le innovazioni di metodo proposte e sopra riportate, verranno raccolte in un Manuale delle buone pratiche agricole biologiche per l’area pugliese e divulgato all’interno della costituenda rete di imprese biologiche pugliesi.
Sito web PSR PUGLIA: https://psr.regione.puglia.it/